Elena Milio
Fri, 07/21/2023 - 10:44

Come può una Stazione Appaltante capire se si può svolgere il servizio secondo i CAM?

Ad esempio prediligendo una società che, come noi di Aprica, ha implementato volontariamente un sistema di gestione aziendale certificato da un ente Terzo, secondo il Disciplinare ReMade “Servizi Rifiuti” (www.remadeinitaly.it), che si ispira ai CAM applicabili ai servizi erogati dalla Società.

Il possesso della certificazione ReMade “Servizi Rifiuti” è uno strumento di prequalifica a garanzia delle Stazioni Appaltanti, attraverso il quale si attesta che l'Azienda gestore del Servizio pubblico di igiene urbana è in grado di elaborare offerte tecniche ed erogare servizi conformi ai Criteri Ambientali Minimi che devono obbligatoriamente essere applicati nei bandi di gara secondo quanto previsto dal Codice degli Appalti.

Cosa sono i Criteri Ambientali Minimi (CAM)?

Sono i requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’Ambiente che mirano ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni verso una razionalizzazione dei consumi. I CAM sono richiesti per le varie fasi del processo di acquisto e hanno l’obiettivo di individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, di cui gli acquisti verdi devono tener conto.

I CAM sono delle “indicazioni tecniche” del Piano d’Azione per la sostenibilità ambientale (PAN GPP) dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministero della Transizione Ecologica

La loro regolare applicazione permette di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e genera un effetto leva sul mercato. 

Tutte le stazioni appaltanti sono obbligate all’applicazione di tutti i CAM in vigore, la cui efficacia è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs 56/2017). 

Tale obbligatorietà assicura che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia adeguata alla riduzione degli impatti ambientali e alla promozione di modelli di produzione più sostenibili e “circolari”, garantendo una progressiva valorizzazione della qualità ambientale.
 

 

Il Disciplinare Tecnico "ReMade Rifiuti"